Tribunale di Milano – Non estraneità al concordato dei creditori strategici di cui all'art. 182 quinquies,T comma 4, L.F. - Loro esclusione dal voto o loro partecipazione solo parziale.

Tribunale di Milano 22 dicembre 2014 – Pres. Simonetta Bruno – Est. D’Aquino

Concordato preventivo con continuità aziendale – Creditori strategici – Assoggettabilità alla disciplina concordataria – Conseguenze.

Concordato preventivo con continuità aziendale – Creditori funzionali – Esclusione dal voto se  integralmente soddisfatti – Partecipazione al voto per la parte non soddisfatta.

L’art. 184 L.F., norma alla quale non si sottrae il concordato con continuità aziendale,  che prevede che il concordato è obbligatorio per tutti i creditori anteriori, si applica anche nei confronti di quelli  per prestazioni “strategiche” di cui all’art. 182 quinquies, comma 4, L.F., che non si possono considerare estranei al concordato. Pertanto,  pur beneficiando di una soddisfazione anticipata rispetto al piano, sono, in quanto creditori anteriori, soggetti alla disciplina concordataria: non hanno, stante il disposto dell’ art. 55 L.F., diritto al pagamento degli interessi (salvo quelli maturati anteriormente al concorso) e non possono compiere, diversamente dai creditori estranei, atti di esecuzione sulla società in C.P. in caso di mancato adempimento dell’obbligo di pagamento nei loro confronti. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Nel caso in cui nel piano di concordato con continuità aziendale ex art. 186 bis L.F.  venga previsto il pagamento integrale dei creditori funzionali, gli stessi, non diversamente dai creditori anteriori privilegiati (o, comunque, da quelli che parimente ottengono piena soddisfazione), sono  esclusi dal voto, nel mentre, nel caso ne sia prevista l’assoggettabilità ad una qualche falcidia e vengano pertanto soddisfatti in misura parziale rispetto alla sorte capitale, possono partecipare al voto per la parte del credito rimasta insoddisfatta. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)