Tribunale di Teramo – Sindacato motivato del Tribunale in presenza di opposizioni all’omologa. Diritto, di regola, all’espressione del voto da parte di tutti i creditori ammessi.

Tribunale di Teramo 24 giugno 2014 – Pres. Coppa – Est. Cirillo.

Concordato preventivo senza suddivisione in classi –  Percentuale di opposizioni maggiore del 20%  - Obbligo di un sindacato motivato da parte del tribunale.

Concordato preventivo –  Conflitto di interessi -  Non configurabilità – Creditori garantiti da fideiussione - Ammissione al voto.

In sede di omologa di un concordato preventivo senza suddivisione in classi, il Tribunale, ai sensi dell'art. 180 comma 4, secondo periodo L.F., è obbligato ad operare un sindacato motivato sulla convenienza della proposta concordataria solo in presenza di opposizioni che raggiungano la soglia del 20% dei crediti ammessi al voto. Non raggiungendosi tale percentuale minima, il Tribunale opera come se non fossero state proposte opposizioni e, ai sensi dell'art. 180 comma 3,  procede alla verifica  della regolarità della procedura e dell'esito della votazione ed, ai sensi dell'art. 173 comma 3, al  controllo della persistenza, anche in presenza di eventuali sopravvenienze di fatto o di diritto, della idoneità della proposta a realizzare la causa in concreto del concordato. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Il conflitto di interessi in materia di concordato non è configurabile dal momento che non sussiste un centro autonomo di interessi che trascenda quello dei singoli creditori. Pertanto tutti i creditori devono, salvo che non sia per loro espressamente prevista dalla normativa una specifica ipotesi di esclusione, essere in generale ammessi alla votazione, compresi in particolare gli eventuali creditori garantiti da fideiussione, non potendosi contrapporre all'interesse da loro nutrito “uti singuli” un preteso interesse di gruppo del ceto creditorio. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)