Tribunale di Treviso – Versamento ai professionisti di acconti spese in prededuzione in sede di concordato preventivo ex art. 161, sesto comma, L.F.

Tribunale di Treviso 09 dicembre 2015 – Pres. Rel. Fabbro.

Concordato preventivo ex art. 161, sesto comma, L.F. – Versamento acconti ai professionisti – Incarichi pertinenti  col piano e non lesivi della par condicio  – Necessità dell’autorizzazione del Tribunale o del G.D.-  Esclusione.

In considerazione di quanto disposto dall’art. 182 quinquies, quinto comma, L.F., si deve ritenere, acontrariis, per identità di ratio rispetto a quanto previsto in ipotesi di concordato con continuità aziendale, che rientri nell’ambito degli atti di ordinaria amministrazione e non necessiti, pertanto, di alcuna autorizzazione, ex art. 161, settimo comma, L.F., da parte del tribunale o del giudice delegato, il versamento di acconti spese in prededuzione, da parte del debitore ammesso alla procedura di concordato preventivo, a favore del perito stimatore, dell’attestatore legale e del consulente contabile per prestazioni professionali dagli stessi eseguite in forza di incarichi loro conferiti dopo la presentazione del ricorso ex art. 161, comma sesto, L.F., purché quegli incarichi siano pertinenti e non eccedenti per valore alle finalità di risoluzione della crisi insita nella procedura. Va infatti, in particolare, escluso che si possa verificare una lesione della par condiciocreditorum laddove, alla luce del contenuto del piano (che nel caso specifico prevedeva la soddisfazione integrale dei crediti prededucibili e privilegiati e la soddisfazione dei creditori chirografari in misura consistente), si possa escludere che le risorse destinate ai creditori si possano rilevare, in conseguenza dell’effettuazione di tali pagamenti, insufficienti nella fase di esecuzione del concordato o nell’ipotesi in cui la procedura sfoci nel fallimento. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

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