Corte d' Appello di Venezia - Concordato fallimentare: modalità di custodia delle somme residuate dal reparto e destinate ai creditori irreperibili. Prescrizione decennale.
Versione stampabileCorte d'Appello di Venezia, Sez. I civ., 26 gennaio 2017 - Pres. Rel. Daniela Bruni.
Concordato fallimentare – Esecuzione - Somme residuate dal reparto – Custodia a favore dei creditori irreperibili – Modalità prevista in caso di procedura fallimentare – Deposito necessario – Termine di cinque anni - Eventuale incameramento - Inapplicabilità – Assuntrice – Possibile consegna – Obbligo di custodia - Durata decennale.
Le differenti discipline di cui agli artt. 117, quarto comma e 136, secondo comma, L.F., rispettivamente previste in caso di riparto finale nella procedura fallimentare e di esecuzione in sede di concordato fallimentare, consentono di identificare, nel secondo caso, un trattamento più favorevole in particolare ai creditori irreperibili che conservano il loro diritto per un tempo più lungo. Infatti, nel primo caso, le somme spettanti ai creditori, che non sono presenti o sono irreperibili, vanno necessariamente depositate in un libretto postale o bancario e vengono incamerate dall’erario se non richieste dagli aventi diritto non soddisfatti entro cinque anni dal loro deposito; viceversa, in caso di concordato, le somme spettanti ai creditori contestati, condizionali e irreperibili sono custodite nei modo stabiliti dal giudice delegato e ne può essere fatta richiesta fino al decorso del termine decennale di prescrizione [nello specifico, la Corte, decidendo di un reclamo proposto ex art. 26 L.F. dall’assuntrice di un concordato fallimentare omologato, ha conformemente a quanto nello stesso previsto, disposto che venisse svincolata a favore della reclamante la somma che era residuata dopo l’effettuazione dei reparti e che il curatore aveva conseguentemente depositato, e ciò in considerazione del fatto che l’assuntrice si era impegnata a tenere a disposizione dei creditori irreperibili quanto a ciascuno spettante fino al termine decennale di prescrizione]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)