Tribunale di Padova – Vendite fallimentari: possibilità che il G.D. possa, a determinate condizioni, sospenderle anche dopo l’aggiudicazione dei beni all'esito delle procedure competitive svoltesi.

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Data di riferimento: 
19/04/2018

Tribunale di Padova, Sez. I civ., 19 aprile 2018 – Pres. Rel. Maria Antonia Maiolino, Giud. Caterina Zambotto e Micol Sabino.

Fallimento – Beni acquisiti alla procedura – Vendita – Procedura competitiva – Svolgimento - Aggiudicazione – Curatore – Deposito della documentazione relativa alla gara - Giudice Delegato – Possibile sospensione della vendita – Condizioni necessarie - Affidabilità della procedura – Presupposto da garantirsi.

Fallimento – Beni acquisiti alla procedura – Vendita – Procedura competitiva – Svolgimento - Aggiudicazione – Giudice Delegato – Sospensione –  Ipotesi che la giustificano - Art. 586 c.p.c. - Norma dalla quale dedurle.

Fallimento – Beni acquisiti alla procedura – Vendita – Procedura competitiva – Svolgimento - Aggiudicazione – Valore di mercato - Prezzo di aggiudicazione – Non notevole inferiorita -  Offerta successiva - Miglioramento del 10%  –  Istanza di sospensione - Offerente regolarmente informato - Mancata volontaria partecipazione alla gara -  Motivo di rigetto.

Dopo il deposito ai sensi dell'art. 107, quinto comma, L.F. da parte del curatore della documentazione relativa alla vendita competitiva svoltasi e conclusasi con l'aggiudicazione, il potere  ex art. 108 L.F. del giudice delegato di sospendere il perfezionamento della vendita dell'immobile al miglior offerente,  si deve ritenere possa sussistere solo se ricorrano  gravi e giustificati motivi o se il prezzo offerto dall'aggiudicatario sia notevolmente inferiore a quello giusto, tenuto conto delle condizioni di mercato. Ciò in quanto detta norma non è volta a tutelare in modo esclusivo e assoluto i creditori della procedura fallimentare, ma in linea generale a tutelare il principio della stabilità delle vendite nelle procedure coattive, anche se concorsuali, al fine di promuoverne l'affidabilità, favorendo così una maggiore partecipazione alle gare ed una miglior soddisfazione dei creditori coinvolti, che risulterebbero meno motivati ad intervenirvi se una fase di incertezza successiva all'aggiudicazione risultasse possibile. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Costituiscono ipotesi eccezionali che possono giustificare ex art. 108 L.F. la sospensione della vendita del bene oggetto della gara, una volta che questa sia perventa all'aggiudicazione, sospensione che costituisce il parallelo in sede fallimentare di quella disciplionata dall'art. 586 c.p.c., quelle che la Suprema Corte ha indicato nella decisione 21 settembre 2015 n. 18451, vale a dire: che a) si verifichino fatti nuovi successivi all'aggiudicazione; b) emerga che nel procedimento di vendita si siano verificate interferenze illecite di natura criminale che abbiano influenzato il procedimento, ivi compresa la stima stessa; c) il prezzo fissato nella stima posta a base della vendita sia stato frutto di dolo scoperto dopo l'aggiudicazione; d) vengano prospettati, da una parte del processo esecutivo, fatti o elementi che essa sola conosceva anteriormente all'aggiudicazione, non conosciuti né conoscibili dalle altre parti prima di essa, che costoro facciano propri. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Mettere in discussione una procedura competitiva, che si sia svolta all'esito di un'adeguata pubblicità e tutti gli interessati siano stati messi nella condizione di parteciparvi, all'esito della quale si sia già individuato il soggetto aggiudicatario, sulla base di un'offerta migliorativa da parte di chi, pur informato, abbia consapevolmente deciso di non partecipare alla gara, si deve ritenere che configuri una mera rivalutazione dell’interesse soggettivo sotteso all’acquisto, più che una vendita ad un prezzo “notevolmente inferiore al prezzo giusto” [nello specifico, ad abundantiam, il tribunale ha ritenuto che l'offerta migliorativa fatta, pari al 10% in più del prezzo di aggiudicazione, non poteva comportare, per ciò solo, che questo dovesse considerarsi notevolmente inferiore a quello giusto, come stabilito dal mercato] (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

[Cfr anche in questa rivista Tribunale di Udine, 14.11.2016:https://www.unijuris.it/node/3048 ]

http://mobile.ilcaso.it/sentenze/ultime/21032/CrisiImpresa

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: