Corte di Cassazione (23477/2020) – Inaccoglibilità della domanda di un ente impositore di tributi volta ad ottenere la rivendica e restituzione, ex art. 103 L.F., delle somme giacenti sui conti correnti del concessionario della riscossione insolvente.

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Data di riferimento: 
27/10/2020

Corte di Cassazione, Sez. VI civ. - 1, 27 ottobre 2020, n. 23477 – Pres. Maria Acierno, Rel. Aldo Angelo Dolmetta.

Concessionario della riscossione insolvente – Conseguente ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria - Ente impositore di tributi -Domanda di rivendica e restituzione ex art. 103 l.fall. - Somme di denaro affluite sui conti bancari e postali della concessionaria – Esperibilità di quell'azione - Esclusione – Fondamento.  

In caso di insolvenza del concessionario della riscossione di tributi e della conseguente ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, l'ente impositore non può esperire l'azione di rivendica e restituzione, ex art. 103 legge fall., delle somme riscosse e versate dal concessionario su conti correnti bancari e postali a sé intestati, poiché tali somme, ex artt. 1852 e 1834 comma 1 c.c., non sono di proprietà dell'intestatario del conto corrente, ma della banca, che assume l'obbligo di restituire al titolare del conto altrettante cose dello stesso genere, mentre l'ente impositore vanta per la corresponsione delle medesime somme un diritto di credito nei confronti del concessionario. (In attuazione del predetto principio, la S.C. ha confermato la pronuncia del tribunale che aveva rigettato la domanda ex art. 103 l.f. proposta dall'ente impositore, accogliendone la domanda subordinata, di ammissione al passivo del credito in via privilegiata ex art. 2752 c.c.). (Massima ufficiale)

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/24841.pdf

Uffici Giudiziari: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: