Corte di Cassazione (11345/2020) – Revoca dell'ammissione al concordato preventivo a seguito del riscontro di atti in frode. Irrilevanza a tal fine dell'omessa redazione da parte del commissario giudiziale dell'inventario dei beni.

Versione stampabileVersione stampabile
Data di riferimento: 
12/06/2020

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 12 giugno 2020, n.11345, Pres. Antonio Didone, Rel. Guido Mercolino.

Concordato preventivo - Inventario - Funzione - Omessa redazione da parte del commissario giudiziale – Conseguenze pregiudizievoli per i creditori che possono derivarne.

Concordato preventivo – Debitore – Deposito della domanda – Debiti scaduti - Pagamenti non autorizzati – Successiva effettuazione - Commissario giudiziale – Riscontro -  Segnalazione quali atti in frode –  Presupposto perché non possano configurarsi come tali.

Nel concordato preventivo, ancor più che nel fallimento, l'inventario redatto dal commissario giudiziale ha funzione ricognitiva e descrittiva del patrimonio dell'imprenditore ma non costitutiva di un vincolo, verificandosi in tale procedura uno spossessamento cd. attenuato, all'interno del quale il debitore conserva la disponibilità e la custodia dei propri beni, cosicché la sua omissione impedisce l'approvazione del rendiconto ma non si ripercuote automaticamente sugli atti successivi, potendo questi ultimi risultare invalidi solo se e nella misura in cui la mancata redazione dell'inventario abbia concretamente pregiudicato una adeguata valutazione circa la consistenza e le caratteristiche dei beni. (Massima ufficiale)

Il pagamento di un debito scaduto, effettuato senza autorizzazione in data successiva al deposito della domanda di concordato preventivo, costituisce causa di revoca della ammissione alla procedura, ai sensi della L.Fall., art. 173, comma 3, salvo che l'imprenditore non dimostri che lo stesso non sia risultato pregiudizievole per l'interesse dei creditori, in quanto ispirato al criterio della loro migliore soddisfazione, né sia stato diretto a frodarne le ragioni, pregiudicando le possibilità di adempimento della proposta. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)  

http://mobile.ilcaso.it/sentenze/ultime/24936#gsc.tab=0

 

[con riferimento ai comportamenti del proponente che possono costituire atti in frode e comportare la revoca dell'ammissione al concordato preventivo, cfr. in questa rivista: Cassazione civile, Sez. I, 26 Novembre 2018, n. 30537  https://www.unijuris.it/node/4579; Corte di Cassazione, Sez. I civ., 08 giugno 2018, n. 15013  https://www.unijuris.it/node/4821; Cassazione civile, Sez. I, 16 Maggio 2018, n. 11958 https://www.unijuris.it/node/4428 e Corte di Cassazione, Sez. I civ., 11 aprile 2016 n. 7066 https://www.unijuris.it/node/2857].

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: