Tribunale di Roma - In presenza di due istanze, una anteriore al 15/7/2022 (di fallimento) e una posteriore (di regolazione della crisi), il tribunale deve esaminare la seconda in via prioritaria applicando le norme del CCII.
Versione stampabileTribunale di Roma, Sez. XIV civ. - Fallimentare, 14 dicembre 2022 (data della pronuncia) – Pres. Stefano Cardinali, Rel. Carmen Bifano, Giud. Vittorio Carlomagno.
Istanza di fallimento – Presentazione anteriore al 15/7/2022 – Soggetto debitore – Domanda di concordato con riserva - Deposito successivo a tale data – Applicabilità della disciplina prevista dal codice della crisi – Fondamento.
Laddove un' istanza di fallimento sia stata, prima dell’entrata in vigore del d.lgs n. 14/2019, proposta nei confronti di un debitore che, in epoca successiva a tale momento, vale a dire dopo il 15/7/2022, abbia presentato, con riferimento allo stesso stato di crisi, una richiesta volta alla concessione del termine ex art. 161 sesto comma, L.F. per la presentazione d i una domanda di concordato preventivo o di omologazione di accordo di ristrutturazione ex art 182 bis L.F., si deve ritenere che la domanda del debitore non soggiaccia alla disciplina della domanda anteriore, ma che resti regolata ratione temporis e alla stregua della disciplina prevista l'art. 390, commi 1 e 2, CCII, che fa riferimento solo alle proposte anteriori a tale data, dalle nuove disposizioni previste dal codice della crisi (artt. 44 e ss. CCII); ciò in quanto anche il necessario coordinamento tra quelle procedure, che ha infatti già determinato la sospensione dell'istanza di fallimento, deve risultare comunque strumentale al conseguimento dell'obiettivo di cui all'art. 7, secondo comma, CCII di assicurare priorità alla soluzione negoziale della crisi. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)