Corte di Cassazione (40489/2018) - Bancarotta impropria da reato societario: necessità che sussista un nesso di causalità tra le condotte contemplate dall'art. 223, secondo comma, L.F. e il dissesto societario.
Inserito da Francesco Gabassi il Gio, 11/10/2018 - 10:04Corte di Cassazione, Sez. V pen., 12 settembre 2018 n. 40489 – Pres. Rosa Pezzullo, Rel. Roberto Amatore.
Bancarotta impropria da reato societario – Reato di danno – Collegamento tra condotta e dissesto – Nesso di casusalità – Presupposto necessario.
Alla luce dell'ultima riforma del 2002 che ha interessato l'art. 223, secondo comma, L.F. e che ha trasformato il reato di bancarotta impropria da reato societario da reato di pericolo a reato di danno, si deve ritenere che le condotte contemplate da quella disposizione debbano essere collegate, mediante un preciso nesso di causalità, con il verificarsi del dissesto, o quanto meno, coll'aggravarsi di tale evento qualora già in atto [nello specifico la Cassazione ha ritenuto che non potesse superare il vaglio di legittimità la stringata motivazione resa dalla Corte d'Appello a riguardo del rilevante elemento costitutivo rappresentato, appunto, dal nesso causale ed ha, pertanto, cassato con rinvio ad altra sezione di quella stessa Corte territoriale, per un nuovo esame sul punto, la sentenza di condanna avantì a sè impugnata]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
http://www.fallimentiesocieta.it/sites/default/files/Cass.pen_.40489.2018_0.pdf [1]