Art. 16. - Sentenza dichiarativa di fallimento., stato passivo e opposizioni

Corte di Cassazione (37802/2022) – Fallimento e fase che precede la formazione dello stato passivo: inammissibilità dell'ampliamento del petitum e della causa petendi posti alla base della richiesta di insinuazione.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 27 dicembre 2022, n. 37802 – Pres. Andrea Scaldaferri, Rel. Massimo Falabella.

Fallimento – Istanza di insinuazione – Fase che precede la formazione dello stato passivo– Ampliamento del petitum e della causa petendi posti alla base di tale richiesta – Inammissibilità – Riduzione viceversa possibile - Fondamento.

Data di riferimento: 
27/12/2022
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (19477/2022) – Ricorso avverso la sentenza di fallimento: l'esistenza del credito del soggetto istante e la sua legittimazione possono essere attestate dalle risultanze del processo di verificazione dei crediti.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 16 giugno 2022, n. 19477 – Pres. Carlo De Chiara, Rel. Alberto Pazzi.

Procedura prefallimentare – Esistenza del credito del soggetto istante – Valutazione incidentale da parte del giudice – Presupposto sufficiente – Reclamo avverso la dichiarazione di fallimento – Asserita mancanza di legittimazione del creditore - Prova rappresentata dal sua ammissione al passivo – Rilevanza.

Data di riferimento: 
16/06/2022
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (2899/2022) – Amministrazione straordinaria e richiesta di ammissione al passivo in prededuzione dopo il deposito del progetto di stato passivo ma prima dell'udienza di verifica.

Cass., Sez. 1, 31 gennaio 2022, n. 2899, Pres. Bisogni, Est. Vella

Amministrazione straordinaria - Deposito dello stato passivo – Successiva richiesta della prededucibilità del credito già insinuato - “Emendatio libelli” - Configurabilità - Presupposti.

Data di riferimento: 
31/01/2022
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (26501/2021) – La previsione di una proroga fino a diciotto mesi del termine per la presentazione di domande di insinuazione al passivo tardive deve essere esplicitamente contenuta nella sentenza di fallimento.

Corte di Cassazione, Sez. VI Prima civile, 29 settembre 2021, n. 26501 – Pres. Rel. Massimo Ferro.

Fallimento – Insinuazione tardiva al passivo di crediti – Termine di dodici mesi – Prorogabilità in ragione della complessità della procedura – Facoltà che deve essere riconosciuta in sede di sentenza di fallimento – Udienza dei creditori – Fissazione oltre i dodici mesi dal deposito – Circostanza non determinante detta implicita automatica proroga.

Data di riferimento: 
29/09/2021
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (25911/2021) – La fissazione dell'adunanza dei creditori oltre i centoventi giorni dalla sentenza di fallimento non comporta automaticamente la proroga del termine per la presentazione delle domande di insinuazione tardive.

Corte di Cassazione, Sez. VI civ. - 1, 23 settembre 2021, n. 25911 – Pres. Umberto Luigi Cesare Giuseppe Scotti, Rel. Eduardo Campese.

Sentenza di fallimento – Tribunale – Udienza di audizione dei creditori – Fissazione oltre i centoventi giorni dal deposito – Mancata precisazione del motivo – Presentazione di domande tardive di ammissione al passivo - Automatica proroga anche del termine a tal fine previsto – Esclusione - Complessità della procedura – Necessità che venga esplicitamente riconosciuta dal tribunale.  

Data di riferimento: 
23/09/2021
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (16944/2021) – Dichiarazione di fallimento: la proroga del termine per la presentazione delle domande tardive di insinuazione al passivo è ammissibile solo se disposta in sentenza. Decisione sulle spese.

Corte di Cassazione, Sez. VI civ. - 1, 15 giugno 2021, n. 16944 – Pres. Massimo Ferro, Rel. Alberto Pazzi.

Sentenza dichiarativa di fallimento – Particolare complessità della procedura – Adunanza dei creditori – Fissazione dopo il termine di centoventi giorni – Proroga automatica anche del termine per la presentazione delle domande tardive – Esclusione – Necessità che sia prevista espressamente in sentenza.

Data di riferimento: 
15/06/2021
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (5508/2021) – Il cessionario del credito ipotecario, divenuto tale dopo la vendita forzata del bene ipotecato, partecipa da privilegiato alla ripartizione del ricavato anche se la vicenda traslativa non risulti annotata.

Corte di Cassazione, Sez. III civ., 26 febbraio 2021, n. 5508 – Pres. Roberta Vivaldi, Rel. Paolo Porreca,

Esecuzione immobiliare – Vendita di bene ipotecato – Successiva cessione del credito ipotecario Distribuzione della somma ricavata - Collocazione del cessionario nel grado dell'ipotecario cedente - Annotazione della vicenda traslativa - Necessità - Esclusione -  Ragione sottostante.

Data di riferimento: 
26/02/2021
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (29258/2019) – Inottemperanza da parte del curatore dell’obbligo di comunicare ai creditori il suo indirizzo PEC: possibili conseguenze in caso di deposito in cancelleria delle domande di insinuazione al passivo.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 12 novembre 2019, n. 29258 – Pres. Francesco A. Genovese, Rel. Paola Vella.

Procedure fallimentari – Obblighi informativi cui il curatore è tenuto ex art. 92 L.F. – Insinuazione al passivo – Modalità cui i creditori sono tenuti ad attenersi ex art. 93 L.F. – Utilizzo necessario della PEC - Mancato rispetto di dette disposizioni – Conseguenze che ne possono derivare.

Data di riferimento: 
12/11/2019
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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