Art. 45. - Formalita' eseguite dopo la dichiarazione di fallimento.

Corte di Cassazione (6570/2025) – Escussione della garanzia pubblica da parte della banca finanziatrice in caso di fallimento della beneficiaria: presupposto perché il credito restitutorio di SACE sia ammesso al passivo in privilegio.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 12 marzo 2025, n. 6570 – Pres. Francesco Terrusi, Rel. Giuseppe Dongiacomo.

Fallimento della beneficiaria di un finanziamento pubblico garantito – Escussione della garanzia da parte della banca erogatrice - Credito restitutorio di SACE – Ammissione in privilegio allo stato passivo – Provvedimento di revoca formale del beneficio per mancanza dei necessari requisiti – Necessità – Esclusione – Riconoscibilità anche nell'ipotesi di mancato pagamento delle rate di mutuo.

Data di riferimento: 
12/03/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (2840/2025) – Considerazioni in merito alla opponibilità alla procedura fallimentare di un credito come portato da un lodo arbitrale rituale che aveva condannato la fallita al pagamento.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 05 febbraio 2025, n. 2840 – Pres. Francesco Terrusi, Rel. Andrea Fidanzia.

Fallimento – Insinuazione al passivo – Credito portato da un lodo arbitrale rituale non più impugnabile - Opponibilità alla procedura dalla data della sua ultima sottoscrizione – Fondamento.

Data di riferimento: 
05/02/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (1679/2025) – Domanda antefallimento di risoluzione contrattuale per inadempimento e rinvio alla Prima Presidente per l'eventuale assegnazione alle Sezione Unite

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 23 gennaio 2025, n. 1679 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Paola Vella.

FALLIMENTO - Domanda di risoluzione contrattuale per inadempimento - Intervenuto fallimento - Art. 72 L. fall. - Interpretazione - Attrazione al rito speciale previsto per la formazione dello stato passivo fallimentare - Procedibilità in sede ordinaria - Conseguenze - Contrasto.

Data di riferimento: 
23/01/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (30124/2024) – E' improcedibile o improponibile l'azione revocatoria proposta dall'alienante di un bene al fine di recuperarlo se l'acquirente risulti nel frattempo fallito.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 22 novembre 2024, n. 30124 – Pres. Massimo Ferro, Rel. Giuseppe Dongiacomo.

Azione revocatoria – Proposizione da parte dell'alienante di un bene – Finalità di recuperarlo alla propria esclusiva garanzia patrimoniale Intervenuto antecedente fallimento dell'acquirente – Improponibilità, o improcedibilità se pendente – Fondamento – Possibilità per i creditori dell' di insinuarsi al passivo per recuperarne il valore.

Data di riferimento: 
22/11/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Procura Generale della Corte di Cassazione - Possibile trasferimento in sede fallimentare di una domanda di risoluzione formulata avanti al giudice ordinario volta al riconoscimento di un credito risarcitorio e restitutorio.

Procura Generale della Corte di Cassazione, Sez. 26 aprile 2024 (data della pronuncia) – Sostituto Procuratore Generale Giovanni Battista Nardecchia, Rel. Paola Vella.

Data di riferimento: 
26/04/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (5279/2024) – Condizioni di opponibilità al fallimento del decreto ingiuntivo munito di visto di esecutorietà nel caso di domanda di concordato con riserva dichiarata inammissibile.

Cass., Sez. 1, 28 febbraio 2024, n. 5279, Pres. Ferro, Est. Vella

FALLIMENTO – Domanda di concordato con riserva dichiarata inammissibile – Conseguente dichiarazione di fallimento – Opponibilità del decreto ingiuntivo munito di visto di esecutorietà – Anteriorità al fallimento – Sufficienza – Anteriorità alla domanda di concordato – Necessità – Esclusione. 

Data di riferimento: 
28/02/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (33167/2023) – Fallimento: presupposto perché la scrittura privata su cui è basata la domanda di rivendica di un bene nella disponibilità del fallito risulti opponibile alla procedura.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 29 novembre 2023, n. 33167 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Luigi Abete.  

Istanza di rivendica di un immobile nella disponibilità del fallito – Avvenuta vendita  di quel  bene - Negozio comprovato da scrittura privata - Opponibilità al fallimento del venditore - Condizioni - Data certa e trascrizione in data anteriore alla dichiarazione di fallimento – Necessità.

Data di riferimento: 
29/11/2023
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (28880/2023) – La pronunzia della sentenza dichiarativa del fallimento e la sua trascrizione, sono inidonee ad interrompere il tempo per l'acquisto da parte di un terzo del diritto di proprietà di un bene per usucapione.

Corte di Cassazione, Sez. II civ., 18 ottobre 2023, n. 28880 – Pres. Mauro Mocci, Rel. Vincenzo Picaro.

Acquisto della proprietà di un bene per usucapione - Sentenza dichiarativa di fallimento e sua trascrizione – Inidoneità ad interrompere il possesso utile a tal fine - Fondamento.

Data di riferimento: 
18/10/2023
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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