Art. 41 - Procedimento per l'apertura della liquidazione giudiziale.

Corte di Cassazione (14414/2024) - Entro l'anno dalla sua cancellazione la società incorporata per fusione può, se insolvente, essere dichiarata fallita.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 23 maggio 2024, n. 14414 – Pres. Luigi Abete, Rel. Paola Vella

Fusione per incorporazione - Società incorporata – Cancellazione dal registro delle imprese - Stato di insolvenza – Fallibilità entro l'anno.

Data di riferimento: 
23/05/2320
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Catania – Liquidazione giudiziale: accertamenti officiosi da eseguirsi da parte del giudice per decidere della assoggettabilità del debitore a quella procedura o alla procedura di liquidazione controllata.

Tribunale di Catania, Sez. Fallimentare, 23 marzo 2025 – Pres. Mariano Sciacca, Rel. Alessandra Bellia, Giud. Fabio Letterio Ciraolo.

Liquidazione giudiziale – Procedura alternativa alla liquidazione controllata – Individuazione della procedura in base alle soglie di legge da considerarsi più idonea – Accertamento officioso da svolgersi da parte del giudice – Altro presupposto da accertarsi.

Data di riferimento: 
23/03/2025
[Questo provvedimento si riferisce al Codice della crisi]

Tribunale di Salerno – Laddove nei confronti di un debitore vengano presentati più ricorsi volti all'apertura della liquidazione giudiziale, che siano inseriti nella stessa procedura, è sufficiente che solo il primo gli sia stato notificato.

Tribunale di Salerno, Sez. III civile e concorsuale, 26 febbraio 2025 (data della pronuncia) – Pres. Rel. Giuseppina Valiante, Giud. Enza Faracchio e Alessia Pecoraro.

Apertura della liquidazione giudiziale dello stesso debitori – Presenza di più ricorsi volti a tale scopo – Inserimento di tutti nella stessa procedura – Non necessità della notifica di tutti e sufficienza dell'essere avvenuta con riferimento al primo – Conseguenze.

Data di riferimento: 
26/02/2025
[Questo provvedimento si riferisce al Codice della crisi]

Corte di Cassazione (4201/2025) – Al fine di ritenere superata la soglia di fallibilità di Euro 30.000 di cui all'art. 15, nono comma, L.F. non rileva che un debito iniziale di misura superiore risulti essere stato poi rateizzato.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 18 febbraio 2025, n. 4201 - Magda Cristiano, Rel. Giuseppe Dongiacomo.

Fallimento - Debiti scaduti e non pagati nei confronti dell'Agenzia delle Entrate – Ammontare superiore alla soglia di rilevanza di Euro 30.000 di cui all'art. 15, comma 9, L.F. - Avvenuto successivo accoglimento dell’istanza di rateizzazione – Irrilevanza – Computabilità fra i debiti scaduti degli stessi nella misura complessiva inizialmente accertata – Fondamento.

Data di riferimento: 
18/02/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Salerno - Liquidazione controllata ed eccezione di mancanza di attivo utilmente ripartibile tra i creditori che ne impedisce l'apertura: necessità che tale circostanza venga attestata dall'OCC.

Tribunale di Salerno, Sez. III civ. - Ufficio Procedure Concorsuali, 03 febbraio 2025 – Pres. Giuseppina Valiante, Rel. Enza Faracchio, Giud. Alessia Pecoraro.

Liquidazione Controllata – Eccezione di mancanza di attivo sollevata dal debitore – Circostanza che escluderebbe l'apertura di quella procedura – Necessità dell'attestazione in quel senso anche da parte dell'OCC, che confermi l'impossibilità di acquisire attivo anche previo esperimento di azioni giudiziarie.

Data di riferimento: 
03/02/2025
[Questo provvedimento si riferisce al Codice della crisi]

Corte di Cassazione (1441/2025) Accertamento anche d’ufficio a cura del tribunale del limite di fallibilità di cui all'art. 15, comma 9, l. fall.

Cassazione civile, sez. I, 21 Gennaio 2025, n. 1441. Pres. Ferro. Est. Abete.

FALLIMENTO - Limite di fallibilità previsto dall'art. 15, comma 9, l.fall. - Esposizione debitoria complessiva superiore ad euro trentamila - Natura di condizione della dichiarazione di fallimento -ed accertamento a cura del tribunale

Data di riferimento: 
21/01/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (930/2025) - Dichiarazione di fallimento: termine da rispettarsi per la fissazione dell'udienza volta all'accertamento della ricorrenza dei necessari presupposti, in particolare in caso di impresa cessata.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 14 gennaio 2025, n. 930 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Cosmo Crolla.

Procedimento volto alla dichiarazione di fallimento - Termine per lo svolgimento dell'udienza decisoria – Mancato rispetto di quello di giorni quindici dalla data di notifica del decreto di fissazione – Conseguenze.

Data di riferimento: 
14/01/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (34075/2024) - Il trust non è un ente di personalità giuridica onde non è litisconsorte necessario nel procedimento per la dichiarazione di fallimento della società che vi ha conferito l'intera sua azienda.

Corte di Cassazione, Sez. III civ., 23 dicembre 2024, n. 34075 – Pres. Franco De Stefano, Rel. Giovanni Fanticini.

Impresa che ha conferito l'intera azienda in un trust – Procedimento volto alla sua dichiarazione di fallimento - Assenza di personalità giuridica in capo al trust – Non necessità del suo coinvolgimento quale litisconsorzio necessario.

Data di riferimento: 
23/12/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (29008/2024) – Presupposti di non fallibilità di cui all'art. 1, secondo comma, L.F.: per decidere della ricorrenza in particolare di quello di cui alla lettera c) i debiti prescritti non vanno presi in considerazione.

Corte di Cassazione, Sez. Iciv., 11 novembre 2024, n. 29008 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Roberto Amatore.

Presupposti di esclusione della fallibilità – Non superamento, in particolare, della soglia di cui alla lettera c) dell'art. 1, secondo comma, L.F. Nell'ammontare totale dei debiti non vanno ricompresi i debiti prescritti – Fondamento.

Data di riferimento: 
11/11/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (27525/2024) – Accoglimento da parte della corte d'appello del reclamo avverso il decreto che aveva respinto un'istanza di fallimento e rimessione degli atti al tribunale: inammissibilità della statuizione sulle spese.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 23 ottobre 2024, n. 27525 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Paola Vella.

Fallimento – Rigetto di un'istanza di fallimento – Proposizione di un reclamo ex art. 22 L.F. - Decreto di accoglimento – Inammissibilità di una decisione sulle spese – Fondamento – Pronuncia possibile al riguardo solo in caso di rigetto del reclamo.

Data di riferimento: 
23/10/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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