Tribunale di Sondrio – Concordato preventivo: la domanda di misure protettive tipiche può in corso di procedura, restando nel limite dei dodici mesi, essere rinnovata, anche se siano scadute quelle in precedenza confermate dal giudice.
Versione stampabileTribunale di Sondrio, Sez. Unica Civile, 22 novembre 2023 (data della pronuncia) – Pres. Giorgio Barbuto, Rel. Maria Martina Marchini, Giud. Barbara Licitra.
Concordato preventivo – Istanza di proroga di misure protettive già scadute – Presentazione in corso di procedura – Accoglibilità nel limite massimo complessivo di durata di dodici mesi – Necessità della sua considerazione come istanza di rinnovo – Conseguente reiscrizione nel Registro delle Imprese – Ragione sottostante.
Stante che dalla lettura dell’art. 8 CCII, che nel determinare la durata complessiva delle misure protettive in 12 mesi, prevede non solo l’istituto della proroga, ma anche quello del rinnovo delle medesime, si deve ritenere ammissibile, nel rispetto di quella durata massima, l'istanza della Società debitrice, come ammessa a concordato preventivo, di proroga delle misure protettive tipiche ex art. 54, secondo comma, primo periodo, C.C.I. dalla stessa antecedentemente richieste ai sensi dell'art. 40 C.C.I. e poi confermate dal giudice, e ciò anche laddove sia presentata dopo la loro scadenza [nello specifico nell'accogliere quell'istanza, il Tribunale ha ritenuto però doveroso riqualificarla come richiesta di rinnovo, anziché di proroga, in quanto tale da doversi iscrivere nuovamente, come quella originaria, nel Registro delle Imprese ai fini della successiva eventuale conferma da parte dello stesso Tribunale come dotato di tale potere e non di quello di concessione ex novo]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
https://www.dirittodellacrisi.it/articolo/trib-sondrio-22-novembre-2023-pres-barbuto-est-marchini
[cfr. in questa rivista: Tribunale di Mantova, 16 maggio 2023 https://www.unijuris.it/node/7036].