Tribunale di Milano - Gli obblighi a carico del fallito tra vecchio e nuovo rito.

Tribunale di Milano, 11 marzo 2013 - G.D. Lamanna

Fallimento - Effetti per il debitore - Obbligo di comparizione - Obbligo di comunicazione del mutamento di residenza - Inosservanza - Sanzionabilità

Il giudice delegato ha il potere di convocare, ai sensi dell'art. 49 l.fall., anche tramite polizia giudiziaria, gli amministratori non più in carica al momento della dichiarazione di fallimento e la loro eventuale inottemperanza è punibile ai sensi dell'art. 220 l.f.

Provvedimento e massima tratti dalla rivista "Il Fallimento e le altre procedure concorsuali" - IPSOA Milano, n. 2/2014 pag. 214 e segg. con nota di Giovanni la Croce.

Fallimento – Art. 49 l. fall. – Imprenditore, amministratore e liquidatore – Violazione dell'obbligo di comparizione personale avanti agli organi della procedura – Reato ex artt. 220 e 226 l. fall.

Fallimento – Obbligo ex art. 49 l. fall. – Riferito a tutti gli amministratori e liquidatori della società nel periodo esaminato dal curatore ex art. 33 l. fall.

La violazione da parte dell'imprenditore fallito e/o dell'amministratore o liquidatore della società fallita dell'obbligo di presentarsi personalmente agli organi della procedura fallimentare quando da essi convocati, costituisce, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 49, 220 e 226 l. fall., reato punito con la pena da sei a diciotto mesi di reclusione (Fiorenza Prada - Riproduzione riservata).

L'obbligo di cui all'art. 49 l. fall., in quanto funzionale all'analisi e alla ricostruzione di tutta la pregressa gestione sociale che il curatore deve compiere ex art. 33 l. fall., deve intendersi riferito a tutti coloro che hanno ricoperto funzioni amministrative o liquidatorie nel periodo oggetto d'esame, e non meramente all'ultimo amministratore o liquidatore della società fallita (Fiorenza Prada - Riproduzione riservata).