Tribunale di Trento – Esaurimento della procedura di concordato preventivo a seguito dell’omologa: riacquisto da parte dell’imprenditore della piena capacità d’agire e sua libera partecipazione a gare pubbliche.

Tribunale di Trento, Sez. fallimentare, 30 gennaio 2017 - Giudice delegato Monica Attanasio.

Concordato preventivo – Omologazione – Esaurimento della procedura – Imprenditore – Riacquisto della piena capacità di agire.

Concordato con continuità – Omologazione – Partecipazione a gare pubbliche o prosecuzione di contratti pubblici pendenti – Istanza dell’imprenditore  – Necessità della autorizzazione del G.D. – Esclusione – Pronuncia di non luogo a procedere.

La procedura di concordato si esaurisce col decreto di omologa, che segna il passaggio dal regime di spossessamento attenuato dell’imprenditore al riacquisto da parte dello stesso della piena capacità di agire. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Laddove, nell’ambito di una procedura di concordato con continuità già omologato, l’imprenditore formuli una istanza volta ad ottenere l’autorizzazione alla partecipazione a gare pubbliche o alla prosecuzione di contratti pubblici pendenti, il giudice delegato dichiara il non luogo a procedere, in quanto ove  il legislatore avesse inteso che detta autorizzazione si doveva ritenere necessaria anche dopo l’omologazione avrebbe esplicitato tale intendimento, posto che esso costituirebbe una palese deviazione ai principi e alle regole che governano la materia; nulla di ciò si rinviene invece nel testo dell’art. 110 del nuovo Codice degli Appalti  che, come l’art. 186 bis L.F., fa riferimento a fasi della procedura di concordato (la presentazione della domanda, l’ammissione) e non all’esecuzione del concordato omologato. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

http://www.fallimentiesocieta.it/sites/default/files/Trib.%20Trento%2030%20genniao%202017_0.pdf