Corte di Cassazione (739/2017) – Limiti dell’iniziativa del P.M. per la dichiarazione di fallimento di un imprenditore a seguito di indagini penali.
Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 22 marzo 2017 n. 739 - Pres. Vittorio Ragonesi, Rel. Giacinto Bisogni.
Imprenditore - Dichiarazione di fallimento - Iniziativa del P.M. – Soggetti collegati - Insolvenza - Notizia appresa nel corso di un procedimento penale - Approfondimento delle indagini – Ammissibilità – Nuova arbitraria iniziativa – Esclusione.
Si deve ritenere che sussista la legittimazione del P.M. a richiedere il fallimento di un imprenditore, ai sensi dell’art. 7 n.1 L.F., allorché, emersa la notitia decoctionis nell'ambito di un procedimento penale pendente a carico di soggetti diversi, però allo stesso imprenditore collegati in ragione della sussistenza di pregressi rapporti di gruppo, lo stesso P. M. abbia deciso di approfondire sul piano investigativo tale notizia mediante ulteriori atti di indagine non costituenti una nuova e arbitraria iniziativa ma un approfondimento di quella precedentemente svolta, al più potendosi criticare [cosa nello specifico non avvenuta] sul piano motivazionale l’insufficienza di quei rapporti ad integrare compiutamente un’ ulteriore nuova notitia decoctionis. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)