Corte d'Appello di Bologna - Richiesta di risoluzione di un concordato in continuità: esame, per decidere della gravità dell'inadempimento, della tempistica dei pagamenti e della percentuale di soddisfazione dei creditori.

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Data di riferimento: 
27/09/2017

Corte d'Appello di Bologna, Sez. III civ., 27 settembre 2017 – Pres. Roberto Aponte, Cons. Rel. Michele Guernelli, Cons. Anna De Cristofaro.

Concordato con continuità – Omologazione – Creditori – Istanza di risoluzione – Tribunale – Grave inadempimento -  Accertamento della sussistenza – Tempistica e  percentuale di soddisfazione dei creditori – Criteri di valutazione.

Concordato preventivo in continuità – Scopo del legislatore – Salvataggio dell'impresa –  Termine della procedura  - Riscontrato difetto di liquidità -  Solo parziale soddisfazione dei creditori -  Inadempimento da considerarsi non grave - Presunta mancata futura prosecuzione dell'attività – Circostanza irrilevante.

Ai fini di stabilire se il concordato con continuità proposto da un'impresa ai sensi dell'art. 186 bis L.F. possa, come richiesto da alcuni creditori, essere risolto ex art. 186 L.F. in ragione di un grave inadempimento verificatosi dopo la sua omologazione per essere  i pagamenti effettuati a favore dei creditori risultati intempestivi e palesamente insufficienti rispetto a quanto prospettato nel piano,  occorre,  quanto alla tempistica, fare riferimento al momento della conclusione finale della procedura, in quanto lo stesso tipo di concordato prescelto sconta la possibilità che i proventi di tempo in tempo maturati non consentano il totale rispetto di quanto previsto dal piano, in particolare con riferimento ai tempi di effettuazione dei pagamenti intermedi; quanto agli scostamenti tra percentuali offerte e percentualidi crediti in defintiva soddisfatte, va considerato che le più recenti riforme dell'art. 160 L.F. hanno richiesto che venga "assicurata" una percentuale minima solo per il concordato  con cessio bonorum, e non per quello in continuità, in cui la garanzia per essere vincolante deve essere espressamente e specificatamente prevista, stante che anche il secondo comma, lettera b) dell'art. 186 bis L.F., richiede  solo un'attestazione di tipo prognostico anche da parte del professionista, autore della relazione che,  ai sensi dell'art. 161, terzo comma, L.F.,  deve accompagnare il piano [nello specifico, la Corte ha pertanto ritenuto che non potesse costituire grave inadempimento il fatto che i pagamenti fossero stati effettuati, anche in ragione del ritardo nell'approvazione del rendiconto e del riparto finale,  quattro mesi oltre quanto previsto e senza che fossero intervenuti precedenti pagamenti intermedi e che  i creditori chirografari  avessero ottenuto soddisfazione nella modesta percentuale media del 7,18% , che, pur non conforme alla non vincolante  proposta,  si poteva valutare come non irrisoria in quanto comunque superiore rispetto a quella del 5%, considerata percentauale minima in un precedente del Tribunale di Modena]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Pur potendosi presumere che, dopo la conclusione della procedura di concordato preventivo con continuità, l'impresa che vi sia stata ammessa non sarà verosimilmente più in grado di proseguire nella sua attività e che risulti perciò disattesa la finalità di salvataggio voluta dal legislatore, si deve ritenere che, laddove la percentuale conseguita al termine di quella procedura risulti, pur in tempi non del tutto conformi alla proposta, comunque sufficiente per i creditori,  il possibile futuro evolversi della situazione debba considerasi non rilevante, essendo sufficiente, ai fini del rigetto della domanda di risoluzione, che un inadempimento da considerarsi grave non sia intervenuto in sede di esecuzione della procedura concordataria. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

[con riferimento alla prima massima, cfr. in questa rivista: Tribunale di Modena 03 settembre 2014 https://www.unijuris.it/node/2597]

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/19587.pdf]

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: