Tribunale di Milano – Proposta di concordato e adunanza dei creditori tenutasi in epoca successiva alla modifica dell'art. 180, 4° comma, L.F.: applicabilità del cram-down pur in presenza di voto contrario da parte dell'amministrazione finanziaria.

Tribunale di Milano, Sez. II civ., 26 gennaio 2023 (data della pronuncia) – Pres. Rel. Caterina Macchi, Giud. Sergio Rossetti e Guendalina Pascale.

Concordato preventivo - Assemblea dei creditori – Svolgimento successivo all'entrata in vigore dell’art. 20, comma 1, lett. a) del D.L. n. 118/2021 –Tribunale – Omologazione forzata della proposta – Amministrazione finanziaria ed enti gestori di forme di previdenza o assistenza obbligatorie -  Espressione di voto contrario – Irrilevanza.

Laddove l'adunanza dei creditori come fissata per l'approvazione  di una proposta di concordato preventivo si sia svolta in data successiva all’entrata in vigore della disposizione introdotta con l’art. 20, comma 1, lett. a), del D.L. n. 118/2021 che ha fugato ogni dubbio circa l'applicabilità del cram-down fiscale sia nel caso in cui l'amministrazione finanziaria e gli enti gestori di forme di previdenza o assistenza obbligatorie abbiano espresso voto contrario, sia nel caso non abbiano espresso alcun voto, si deve ritenere che ai sensi del novellato 'art. 180, quarto comma, L.F. quella proposta possa essere, in presenza dei necessari presupposti costituiti dalla decisività del voto di detti enti al fine del raggiungimento della maggioranza prevista dall'art.177 L.F. e dalla maggior convenienza di quella procedura rispetto all'alternativa liquidatoria, oggetto di omologazione  forzata da parte del tribunale anche in caso di dissenso da parte di quelli stessi enti. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

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https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/28900.pdf