Tribunale di Milano – Fallimento: criteri necessariamente prudenziali di valutazione della c.d. "insolvenza prospettica".

Tribunale di Milano, Sez. Fall., 03 ottobre 2019 - Pres. Rel. Alida Paluchowski, Giud. Guendalina Pascale e Luca Giani.

Dichiarazione di fallimento - Riscontro della c.d. insolvenza prospettica" - Valutazione da svolgersi con la necessaria prudenza - Orizzonte temporale contenuto - Criterio essenziale.

Laddove nell'immediato futuro vi siano, nella fattispecie concreta, molti elementi impenditoriali che  risultino incerti, va escluso che possa essere dichiarato il fallimento di un'impresa se non sussita una insolvenza attuale ma  solo meramente prospettica, dal momento che questa deve essere valutata con la necessaria prudenza e che non può che essere legata ad un orizzonte temporale molto contenuto in quanto più la prognosi è lontana nel tempo, tanto più si possono inserire nel meccanismo imprenditoriale fattori nuovi e imprevedibili. (Pierluigi Ferrini - Riproduzione riservata)

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[Nel caso il tribunale ha ritenuto utile far presente che nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, che entrerà in vigore nell'agosto 2020, l'insolvenza prospettica assume rilevanza come situazione di pericolo che giustifica la segnalazione interna affidata all'organo di controllo o quella esterna rimessa ai grandi creditori istituzionali e che, tuttavia, il rilievo dato a tale condizione dell'impresa nell'ambito delle misure d'allerta, di cui al Titolo II della Parte prima, ha lo scopo di adottare strumenti di prevenzione dell'insolvenza e non certo quello di consentire una indiscriminata apertura della procedura di liquidazione giudiziale nei confronti di tutte le imprese che, in un prospettiva abbastanza prossima (sei mesi appunto) potrebbero non essere in grado di far fronte alle scadenza dei propri debiti].