Tribunale di Mantova – Piano del consumatore: considerazioni in tema di pagamenti effettuati in esecuzione di una procedura di espropriazione presso terzi che risulti conclusa e di istanza di conversione in liquidazione in caso di mancata omologa.

Versione stampabileVersione stampabile
Data di riferimento: 
07/06/2022

Tribunale di Mantova, Ufficio fallimenti, 07 giugno 2022 (data della pronuncia) – Giudice Delegato  Mauro P. Bernardi.

Sovraindebitamento - Piano del consumatore – Procedura di espropriazione presso terzi – Ordinanza di assegnazione già pronunciata – Istanza di sospensione – Inaccoglibilità – Pagamenti già eseguiti – Intangibilità – Pagamenti successivi – Inefficacia.

Sovraindebitamento - Piano del consumatore – Ipotesi per l'ipotesi di mancata omologa – Istanza di conversione in liquidazione dei beni – Accoglibilità – Fondamento.

In sede di omologa di un piano del consumatore non può essere adottata la misura protettiva della sospensione di una procedura esecutiva di pignoramento presso terzi  a fronte della quale sia stata pronunciata ordinanza di assegnazione in quanto con tale statuizione la procedura esecutiva ha raggiunto il suo scopo ed è da quel momento conclusa e definita; restano pertanto salvi  i pagamenti intervenuti fino a quel momento in adempimento della stessa, dovendosi viceversa ritenere invece inefficaci quelli successivi. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

L’istanza di conversione, in caso di mancato accoglimento della domanda di omologa del piano del consumatore, di quella procedura in quella di liquidazione del patrimonio ai sensi dell’art. 14 quater della legge n. 3/2012 , benché non espressamente contemplata per l’ipotesi in esame, deve ritenersi ammissibile sia perché prevista dagli artt. 14 bis e 11 della legge n. 3/2012 laddove il procedimento di sovraindebitamento instaurato non possa più utilmente proseguire, sia perché nel rito camerale (quale è quello applicabile appunto alle procedure di sovraindebitamento) non vigono le preclusioni previste per il giudizio di cognizione ordinario sicché nel corso di esso possono essere proposte anche domande nuove, sia perché siffatta possibilità risulta conforme al principio di ragionevole durata del processo, posto che non sarebbe precluso all’istante promuovere autonomo ricorso ex art. 14 ter della legge n. 3/2012. ( Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/27541.pdf

[in tema di inefficacia in sede di piano del consumatore dell'assegnazione di somme disposta dal G.E, cfr in questa rivista: Corte Costituzionale, 10 marzo 2022, n. 65https://www.unijuris.it/node/6154  e Corte di Cassazione, Sez. III, 05 giugno 2020, n. 10820 https://www.unijuris.it/node/5266 ; con riferimento alla convertibilità di quella procedura e di quella di accordo con i debitori in quella di liquidazione dei beni: Corte Costituzionale, 8 aprile 2021,n. 61https://www.unijuris.it/node/560

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: