Corte di Cassazione (21813/2023) – Amministrazione straordinaria: insinuazione al passivo con riserva, a fronte della commissione di un illecito, del credito di un'autorità amministrativa correlato all'irrogazione, in corso di procedura, di una sanzione.

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Data di riferimento: 
20/07/2023

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 20 luglio 2023, n. 21813 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Mauro Di Marzio.

Fallimento – Credito sopravvenuto in corso di procedura - Domanda ultra-tardiva di insinuazione al passivo - Possibilità che il ritardo venga ciò nonostante imputato al creditore – Inapplicabilità in tal caso del disposto dell'art. 101, ultimo comma, L.F. - Conseguente non ammissione.

Amministrazione straordinaria – Istanza di insinuazione al passivo formulata da un'autorità amministrativa - Credito correlato all’irrogazione di una sanzione pecuniaria – Accertamento  dell'illecito in corso di procedura - Natura di credito “condizionale” – Ammissione con riserva ex art. 96 L.F.

Amministrazione straordinaria – Formazione dello stato passivo - Crediti “condizionati” ex art. 96 L.F. - Interpretazione di quella disposizione – Espressione da considerarsi comprensiva di quelli “condizionali” ex art. 55 L.F. - Ammissione degli stessi al passivo “con riserva” - Esigibilità dipendente dall'esito di un evento futuro ed incerto.

Con riferimento alla possibilità di ammissione al passivo fallimentare anche delle domande di insinuazione ultra-tardive ai sensi dell'art 101, ultimo comma, L.F. va precisato che “inimputabilità” del ritardo e “sopravvenienza” del credito non sono situazioni che si sovrappongono in modo perfetto: sicché è ben possibile che il credito «sopravvenga» nel corso della procedura fallimentare a verifica dei crediti compiuta, ma che ciò accada ugualmente per fatto imputabile allo stesso creditore che, in tal caso, non può soddisfarsi sull’attivo fallimentare (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Qualora, nell'ambito di una procedura di amministrazione straordinaria, sia invocata da un’autorità amministrativa l'ammissione al passivo del credito correlato all’irrogazione di una sanzione pecuniaria, lo stesso è suscettibile d’essere ammesso con riserva ai sensi dell’art. 96 L. fall., in quanto “condizionale” rispetto all'esito del procedimento accertativo dell’illecito. (Massima Ufficiale)

In tema di formazione dello stato passivo fallimentare, l'espressione "crediti condizionati" di cui all'art. 96 l.fall. ricomprende in sé, quale categoria più ampia, anche i "crediti condizionali" ex art. 55 l.fall. - compresi quelli che non possono farsi valere nei confronti del fallito se non previa escussione del debitore principale - giustificandosi, pertanto, l'ammissione al concorso fallimentare con riserva di quei crediti, pur preesistenti, la cui esigibilità dipenda da un evento futuro ed incerto realizzatosi in corso di procedura. (Principio affermato nell'ambito di una procedura di amministrazione straordinaria, in un caso in cui era invocata da un'autorità amministrativa l'ammissione al passivo del credito correlato all'irrogazione di una sanzione pecuniaria, da ritenersi "condizionale" rispetto all'esito del procedimento accertativo dell'illecito). Massima Ufficiale)

https://www.dirittodellacrisi.it/articolo/cass-sez-1-20-luglio-2023-n-21813-pres-cristiano-est-di-marzio

https://www.ilcaso.it/sentenze/ultime/29844/CrisiImpresa?Interpretazione-dell%27espressione-%27crediti-condizionati%27-di-cui-all%27art.-96-l.fall

[con riferimento alla prima massima, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I, 31 luglio 2015, n. 16218 https://www.unijuris.it/node/2787; Corte di Cassazione, Sez. I civ., 10 luglio 2019, n. 18544 https://www.unijuris.it/node/4797 e Cassazione civile, sez. I, 05 Aprile 2022, n. 11000 https://www.unijuris.it/node/6639].

Uffici Giudiziari: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: