Art. 322 - Bancarotta fraudolenta., prova

Corte di Cassazione (51265/2016) – Fallibilità : requisito non assoggettabile a nuova valutazione da parte del giudice penale per escludere la ricorrenza di un reato. Onere della prova liberatoria gravante sull’imputato.

Corte di Cassazione, Sez. V pen., 01 dicembre 2016 n. 51265 - Pres. Palla, Rel. Vessichelli.

Sentenza dichiarativa di fallimento – Ipotesi di reato –  Giudice penale –  Società - Verifica della fallibilità dell’ente – Riesame non consentito.

Bancarotta fraudolenta per distrazione – Utilizzo di risorse, anche di provenienza illecita, della fallita - Uso conforme agli interessi societari – Possibile esclusione dell’ipotesi di reato – Onere probatorio gravante sull’imputato.

Data di riferimento: 
01/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Concordato approvato ed omologato e comportamento dissipativo e distrattivo: possibile attivazione della giurisdizione penale a prescindere dalla revoca dell’ammissione.

 

Corte di Cassazione, Sez. V pen., 29 novembre 2016 n. 50675 - Pres. Fumo, Rel. Settembre.

 

Concordato preventivo – Approvazione ed omologazione – Proponente – Utilizzo in frode ai creditori – Possibile verificarsi – Disposizioni confermatrici.

 

Concordato preventivo – Omologa – Ipotesi di reato – Giurisdizione penale – Attivazione ante revoca - Ammissibilità.

 

Data di riferimento: 
29/11/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Fallimento: prova della posizione di amministratore di fatto al fine dell’imputabilità, per i reati contemplati dall’art. 223 L.F., di soggetti diversi da quelli formalmente investiti della qualifica.

 

Corte di Cassazione,Sez. V pen., 26 gosto 2016 n. 35569 - Pres. Fumo, Rel. De Marzo.

 

Fallimento – Fatti di bancarotta fraudolenta –Amministratori di fatto –  Qualifica -Condizione necessaria -   Esercizio di un’apprezzabile attività gestoria – Valutazione della prova  - Accertamento di merito.

 

Data di riferimento: 
26/08/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Roma – Fallimento di S.r.l.: azione di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale esercitata dal curatore nei confronti degli amministratori e dei soci che si sono intromessi nella gestione. Ipotesi di bancarotta.

 

Tribunale di Roma, Sez. Spec. Impresa, 01 giugno 2016 - Pres. Mannino, Rel. Romano.

 

Fallimento di una S.r.l. – Amministratori – Responsabilità nei confronti della società e dei creditori sociali – Istanze  risarcitorie - Azione  esercitata dal curatore ex art. 146 L.F. – Carattere unitario ed inscindibile.

 

Data di riferimento: 
01/06/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Bancarotta fraudolenta patrimoniale: fatti che la integrano e circostanze che la escludono. Criterio di commisurazione del danno in caso di sussistenza del reato.

 

Corte di Cassazione, Sez. V pen., 23 marzo 2016 n. 12399  - Pres. Fumo, Rel. Guardiano.

 

Bancarotta fraudolenta patrimoniale – Operazioni che la integrano – Garanzia fideiussoria ingiustificata – Depauperamento del patrimonio sociale – Ipotesi possibile.

 

Data di riferimento: 
23/03/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Imputazione dell’accomandante ingeritosi nella gestione della società. Valore probatorio delle testimonianze evidenziate dal curatore nella relazione ex art. 33 l.f..

Cassazione penale, Sez. V, 18 giugno 2012 n. 24114 – Pres. G. Ferrua - Rel. G.G. Sandrelli.

Bancarotta fraudolenta – Amministratore di fatto – Art. 2639 c.c. – Distrazione – Società in accomandita – Responsabilità

Bancarotta fraudolenta – Curatore – Relazione ex art. 33 L.F. – Testimonianza – Prova – Valore probatorio

Data di riferimento: 
18/06/2012
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Udine – Bancarotta- Amministratore e dimostrazione della legittima destinazione dei beni non rivenuti dal curatore.

Tribunale di Udine, 31.3.2008 - Pres. Feruglio - Est. Faleschini Barnaba.

Grava sugli amministratori, di diritto o di fatto, della società fallita l'onere di dimostrare l'eventuale destinazione all'attività d'impresa dei beni non rinvenuti o del loro ricavato, così come è a loro carico l'onere di fornire la prova che la mancanza degli stessi, desumibile dalle scritture contabili, dipenda da causa a loro non imputabile o sia comunque giustificata alla luce di prestazioni rese in favore della società. (avv. Lorenzo Cudini - Riproduzione riservata).

Data di riferimento: 
31/03/2008
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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