Art. 15. - Procedimento per la dichiarazione di fallimento.

Corte di Cassazione (14414/2024) - Entro l'anno dalla sua cancellazione la società incorporata per fusione può, se insolvente, essere dichiarata fallita.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 23 maggio 2024, n. 14414 – Pres. Luigi Abete, Rel. Paola Vella

Fusione per incorporazione - Società incorporata – Cancellazione dal registro delle imprese - Stato di insolvenza – Fallibilità entro l'anno.

Data di riferimento: 
23/05/2320
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (19591/2025) – Dichiarazione di fallimento: anche la natura del credito dell'unico soggetto istante può assumere rilievo al fine del riscontro dello stato di insolvenza se credito retributivo da lavoro dipendente.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 15 luglio 2025, n. 19591 – Pres. Luigi Abete, Rel. Filippo D'Aquino.

Dichiarazione di fallimento – Riscontro dello stato di insolvenza – Presupposto – Riscontrabilità anche nel caso di unico creditore istante – Rilevanza che trattasi in particolare di lavoratore dipendente portatore di un credito derivante da tale status.

Data di riferimento: 
15/07/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (12352/2025) – Il mancato deposito della cauzione o il deposito di somma inferiore ed il mancato rispetto del termine a tal fine fissato non rendono inammissibile o improcedibile la domanda di concordato preventivo.

Cass., Sez. 1, 9 maggio 2025, n. 12352, Pres. Ferro, Est. Zuliani

Domanda di concordato preventivo con riserva - Facoltà del tribunale di fissare un termine per il deposito di una cauzione in denaro per le spese di procedura - Sussistenza - Inadempimento del debitore – Inammissibilità o improcedibilità della proposta - Esclusione.

Data di riferimento: 
09/05/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (8647/2025) – Dichiarazione di fallimento di S.n.c.: rilevanza ai fini di escludere l'avvenuta cessazione dell'attività della cancellazione da parte del giudice del registro di una precedente iscrizione in tal senso.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 01 aprile 2025, n. 8647 – Pres. Enrico Scoditti, Rel. Daniela Valentino.

Dichiarazione di fallimento – Società di persone che risulta cancellata dal registro delle imprese – Applicabilità dell'art. 10 L.F. - Prova dell'avvenuta prosecuzione dell'attività – Rilevanza dell'intervenuta successiva cancellazione di quella iscrizione da parte del giudice del registro.

Data di riferimento: 
01/04/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (7920/2025) –Dichiarazione di fallimento: circostanze che risultano irrilevanti in sede di notifica del ricorso eseguita ex art. 15, comma 3, L.F. Rilevanza dell'intervenuto pagamento solo se anteriore alla pronuncia.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 25 marzo 2025, n. 7920 – Pres. Massimo Ferro – Rel. Paola Vella.

Fallimento – Notifica del ricorso e del decreto di fissazione d'udienza – Impossibilità di eseguirla Tramite PEC – Effettuazione infruttuosa presso la sede risultante dal registro delle imprese – Avvenuto necessario deposito presso la casa comunale - Esistenza di una sede diversa presso la quale si sarebbe potuto validamente operarla – Irrilevanza – Non necessità di indicare l'orario di avvenuta asserita notifica.

Data di riferimento: 
25/03/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (4321/2025) – Modalità di notifica del provvedimento del giudice di rinvio della prima udienza volta alla dichiarazione di fallimento come in precedenza fissata.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 19 febbraio 2025, n. 4321 – Pres. Madga Cristiano, Rel. Giuseppe Dongiacomo.

Fallimento - Provvedimento di rinvio della prima udienza deciso dal giudice – Applicabilità anche in tal caso delle modalità di notificazione previste dall'art. 15, comma 3, L. F.

Data di riferimento: 
19/02/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (4201/2025) – Al fine di ritenere superata la soglia di fallibilità di Euro 30.000 di cui all'art. 15, nono comma, L.F. non rileva che un debito iniziale di misura superiore risulti essere stato poi rateizzato.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 18 febbraio 2025, n. 4201 - Magda Cristiano, Rel. Giuseppe Dongiacomo.

Fallimento - Debiti scaduti e non pagati nei confronti dell'Agenzia delle Entrate – Ammontare superiore alla soglia di rilevanza di Euro 30.000 di cui all'art. 15, comma 9, L.F. - Avvenuto successivo accoglimento dell’istanza di rateizzazione – Irrilevanza – Computabilità fra i debiti scaduti degli stessi nella misura complessiva inizialmente accertata – Fondamento.

Data di riferimento: 
18/02/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (2223/2025) - Dichiarazione di fallimento: la contestazione circa la non ricorrenza della condizione di procedibilità di cui all'art 15, comma 9, L. F. non può essere sollevata, per la prima volta, in sede di reclamo.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 30 gennaio 2025, n. 2223 – Pres. Massimo Ferro, Rel. Filippo D'Aquino.

Dichiarazione di fallimento – Giudizio di reclamo - Non ricorrenza della condizione di procedibilità ex art. 15, comma 9, L.F. – Improponibilità di una contestazione sul punto per la prima volta in quella sede.

Data di riferimento: 
30/01/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (1441/2025) Accertamento anche d’ufficio a cura del tribunale del limite di fallibilità di cui all'art. 15, comma 9, l. fall.

Cassazione civile, sez. I, 21 Gennaio 2025, n. 1441. Pres. Ferro. Est. Abete.

FALLIMENTO - Limite di fallibilità previsto dall'art. 15, comma 9, l.fall. - Esposizione debitoria complessiva superiore ad euro trentamila - Natura di condizione della dichiarazione di fallimento -ed accertamento a cura del tribunale

Data di riferimento: 
21/01/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (930/2025) - Dichiarazione di fallimento: termine da rispettarsi per la fissazione dell'udienza volta all'accertamento della ricorrenza dei necessari presupposti, in particolare in caso di impresa cessata.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 14 gennaio 2025, n. 930 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Cosmo Crolla.

Procedimento volto alla dichiarazione di fallimento - Termine per lo svolgimento dell'udienza decisoria – Mancato rispetto di quello di giorni quindici dalla data di notifica del decreto di fissazione – Conseguenze.

Data di riferimento: 
14/01/2025
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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