Tribunale di Vicenza – Fallimento: ammissione al passivo, in sede di opposizione, dell’indennità di preavviso spettante al dipendente licenziato dal curatore e condanna della curatela al pagamento delle spese.

Tribunale di Vicenza 14 febbraio 2017 – Pres. G. Campo, Rel. S. Pitinari.

Fallimento – Curatore – Cessazione dell’attività  - Licenziamento del lavoratore – Indennità sostitutiva del preavviso – Stato passivo –  Necessaria ammissione – Misura prevista dal contratto collettivo – Rivalutazione - Riconoscimento.

Fallimento – Credito del lavoratore – Stato passivo - Mancato riconoscimento – Opposizione – Accoglimento – Spese legali – Criterio della soccombenza – Applicazione -  Prededuzione – Riconoscimento.

Deve trovare accoglimento l’opposizione proposta ex art. 98 L.F. da un lavoratore, licenziato dal curatore per cessazione dell’attività della società fallita, avverso la mancata ammissione al passivo del credito da lui richiesto a titolo di indennità sostitutiva del preavviso ex art. 72, quarto comma, L.F. e l’ammissione deve aver luogo in privilegio ai sensi dell’art. 2751 bis n. 1 c.c., nella misura, relativa alla qualifica, stabilita per tale evenienza dal contratto collettivo di lavoro del settore di appartenenza del dipendente e col contestuale riconoscimento della rivalutazione sino alla data di definitività dello stato passivo. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

In caso di  accoglimento dell’opposizione proposta ex art. 98 L.F., le spese processuali seguono la soccombenza (nello specifico, vanno distratte a favore dei legali che le hanno anticipate e che non hanno ricevuto nulla a titolo di compenso professionale) e devono essere riconosciute in prededuzione, ai sensi dell’art. 111 bis L.F.,  in quanto maturate in costanza di procedura. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

http://www.fallimentiesocieta.it/sites/default/files/Trib.%20Vicenza%2022%20dicembre%202016_0.pdf