Corte di Cassazione (4404/2023) – Fallimento in estensione ex art. 147, 5° comma, L.F. di una supersocietà di fatto: litisconsorzio necessario, partecipazione da parte di una società di capitali, decorrenza del termine ex art. 10 L.F.

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Data di riferimento: 
13/02/2023

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 13 febbraio 2023, n. 4404 - Pres. Rel. Loredana Nazzicone.

Supersocietà di fatto - Fallimento in estensione ex art. 147, comma 5, L.F. – Creditori istanti - Litisconsorti necessari – Omessa integrazione del contraddittorio – Avvenuto riscontro in sede di reclamo – Ipotesi in cui l'impugnazione risulti infondata – Rimessione della causa al primo giudice – Non necessità – Fondamento.

Società di capitali fallita – Partecipazione ad una supersocietà di fatto – Ammissibilità – Procedimento fallimentare ascendente e discendente – Effetti possibili.

Società di capitali fallita – Partecipazione ad una supersocietà di fatto – Fallibilità – Applicazione dell'art. 10 L.F. - Limiti – Presupposto necessario o eventuale decorrenza.

Nonostante l’orientamento della cassazione sia nel senso che i creditori, i quali abbiano proposto il ricorso di fallimento nei confronti di una società, risultino litisconsorti necessari nel successivo eventuale giudizio di fallimento in estensione ex art. 147 L.F. (principio valido anche in caso di procedimento volto alla dichiarazione di fallimento in estensione di una società di fatto), si deve ugualmente ritenere che il giudice del gravame, come proposto ex art. 18 L.F. avverso quella successiva  conseguente decisione, che constati l’omessa avvenuta integrazione del contraddittorio, possa evitare di rimettere la causa al primo giudice ex art. 354 comma 1, c.p.c., ove l’impugnazione risulti infondata, in quanto l’integrazione del contraddittorio con rimessione del giudizio alla prima fase si rivelerebbe, in forza del principio della ragionevole durata del processo, in tal caso ininfluente sull’esito del procedimento. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Sulla base di precedenti consolidate interpretazioni della giurisprudenza di legittimità si deve ritenere non solo che risulti consentito che una società di capitali possa partecipare, anche per facta concludentia, secondo un procedimento definito “ascendente”, ad una c.d. supersocietà di fatto, apparente o occulta, ma che sia anche consentito di affermare che dalla conseguente società di persone, di fatto e irregolare, possa derivare in via discendente la necessaria responsabilità personale dei suoi componenti, così instaurandosi il presupposto per le rispettive dichiarazioni di fallimento, diretta quanto al soggetto collettivo, e per ripercussione, ai sensi dell’art. 147, primo comma, L.F.,quanto ai suoi soci. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Nell’ipotesi della società di fatto occulta, stante che, il vincolo sociale non viene mai volutamente esteriorizzato, la conoscenza in capo ai terzi dell’effettiva cessazione dell’attività da parte della stessa, o di un  qualche suo socio parimenti occulto, risulta, salvo il caso del volontario disvelamento all’esterno del rapporto sociale,  impossibile, onde deve ritenersi  che l’art. 10, primo comma, L.F. non possa trovare applicazione e che conseguentemente non si  possa pretendere l’osservanza del limite annuale per la dichiarazione di fallimento in estensione di quelli, potendosi   in tal caso detto termine far decorrere solo dal momento dell'accertamento giudiziale della sussistenza di detto rapporto. (Pierluigi  Ferrini – Riproduzione riservata)

https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/28737.pdf

[con riferimento alla prima massima, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 27 febbraio 2017 n. 4917 https://www.unijuris.it/node/4275; con riferimento alla seconda massima: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 13 giugno 2016 n. 12120 https://www.unijuris.it/node/2945; Corte di Cassazione, Sez. I civ., n. 1095 del 21 gennaio 2016 https://www.unijuris.it/node/2770; Corte di Cassazione, Sez. I civ., 17 aprile 2020, n. 7903 https://www.unijuris.it/node/5332 e Corte di Cassazione, Sez. I civ., 27 giugno 2022, n. 20552 https://www.unijuris.it/node/6395; con riferimento alla terza massima: Cassazione civile, sez. I, 06 Marzo 2017, n. 5520 https://www.unijuris.it/node/4105 e Corte di Cassazione, Sez. VI, 04 marzo 2021, n. 6029 https://www.unijuris.it/node/5597].

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Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: