Tribunale di Pistoia – Concordato preventivo e possibilità del cram-down qualunque sia l'Ente che non ha aderito alla proposta. Previsione della cessione dell'azienda dopo una prima fase interessata alla continuità: disciplina applicabile.

Versione stampabileVersione stampabile
Data di riferimento: 
16/03/2022

Tribunale di Pistoia, Ufficio Fallimentare, 16 marzo 2022 – Pres. Nicoletta Curci, Rel. Sergio Garofalo, Giud. Lucia Leoncini.

Concordato preventivo - Tributo locale - Agenzia delle Entrate-Riscossione – Ente incaricato della riscossione – Mancata adesione alla proposta – Omologazione – Applicazione del cram-down – Ammissibilità – Fondamento.

Concordato misto – Previsione – Liquidazione di una parte dell'impresa – Continuità diretta dell'attività aziendale – Prosecuzione solo temporanea in vista della cessione dell'azienda – Art. 186 bis L.F. - Disciplina speciale comunque applicabile.

Posto che l'art. 180, quarto comma L.F. che ha introdotto il c.d. cram-down,  mira a superare il mancato assenso prestato dalle amministrazioni fiscali e previdenziali all'approvazione di una proposta di concordato preventivo, appare preferibile l'interpretazione che individua gli Enti interessati all'applicazione di detta disposizione in ragione dell'ente incaricato della riscossione e deputato ad esprimere il voto; ne consegue che il mancato assenso alla proposta concordataria da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione, nel ricorrere delle altre condizioni richieste da quell'articolo, consente l'omologazione forzata del concordato, a prescindere dalla natura dei crediti amministrati da detta agenzia e, quindi, anche se risultino spettanti ad enti locali. (Pierluigi Ferrini _ Riproduzione riservata)

Il concordato preventivo, che associ alla liquidazione di una parte  dell'impresa una componente di qualsiasi consistenza di prosecuzione dell'attività aziendale, da parte dello stesso imprenditore proponente o di terzi, rimane regolato nella sua interezza, salvi i casi di abuso, dalla disciplina speciale prevista dall'art, 186 bis L.F. e ciò anche qualora il piano preveda, dopo una prima fase iniziale improntata alla continuità diretta, la successiva cessione a terzi dell'azienda. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata

https://www.dirittodellacrisi.it/articolo/trib-pistoia-16-marzo-2022-pres-curci-est-garofalo

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/27075.pdf

[con riferimento alla prima massima, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. Unite Civ., 25 marzo 2021, n. 8504  https://www.unijuris.it/node/5574; Tribunale Ordinario di La Spezia, 14 gennaio 2021 https://www.unijuris.it/node/5474; Tribunale di Teramo, Ufficio Procedure Concorsuali, 19 aprile 2021 https://www.unijuris.it/node/5616; Tribunale di Genova, Sez. VII civ. - Ufficio Fallimentare, 13 maggio 2021 https://www.unijuris.it/node/5908; Tribunale Ordinario di Venezia, Sez. Fallimentare, 22 settembre 2021 https://www.unijuris.it/node/5925 e Tribunale di Como, 1 dicembre 2021 https://www.unijuris.it/node/5963; con riferimento alla seconda: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 15 gennaio 2020, n. 734 https://www.unijuris.it/node/5016 e Corte di Cassazione, Sez.I civ., 19 novembre 2018 n. 29742 https://www.unijuris.it/node/4420].

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: