Commissione Tributaria Provinciale di Vicenza – Fallimento: Segnalazione di possibili reati fatta dal curatore mediante trasmissione della relazione ex art. 33 L.F.. Differenza con le denunce fatte dalla P.A..

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Data di riferimento: 
19/10/2016

 

Commissione Tributaria Provinciale di Vicenza, Sez. I, 19 ottobre 2016 - Pres. Pietrogrande, Rel. Mazzuccato.

 

Fallimento - Curatore – Funzione di Pubblico Ufficiale –Fatti con possibile rilevanza penale – Non corretta tenuta delle scritture contabili – Fatturazioni dubbie – Apprendimento - Carenza di poteri ispettivi - Situazioni solo presunte o sospette -  Relazione ex art. 33 L.F - Trasmissione alla Procura della Repubblica - Carattere di mera segnalazione – Organo titolare del potere di accertamento - Necessità della formale contestazione.

 

Reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto -  Denuncia ex art. 331 c.p.c. – Termine per l’accertamento dei reati – Denunce del curatore in sede di relazione ex art. 33 L.F. – Denunce fatte dalla P.A. – Distinzione necessaria.

 

Stante la qualifica di pubblico ufficiale attribuita, nell’esercizio delle sue funzioni, al curatore fallimentare dall’art 30 L.F. e stante la responsabilità che ne consegue, ha valore meramente segnaletico la trasmissione da parte dello stesso alla procura della Repubblica, in considerazione della possibile rilevanza penale, ex art. 10 del D. Lgs. 74/2000 (Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto) dei fatti  da lui appresi, della relazione ex art. 33 L.F. nella quale lo stesso curatore faccia riferimento, non potendo sottacere tali circostanze per non incorrere in contestazioni da parte dei creditori, alla non corretta tenuta delle scritture contabili da parte di un società fallita (nello specifico con socio unico), in particolare con riferimento alla possibile fatturazione da parte della stessa di operazioni oggettivamente inesistenti. All’esito della relazione redatta dal curatore le eventuali segnalazioni possono infatti definire una “presunta falsità” od una “sospetta falsità”, considerato che la falsità delle fatture deve essere formalmente contestata dall’Organo titolare del potere di accertamento e che il curatore non gode dei poteri ispettivi e di indagine di cui è titolare la Pubblica Amministrazione e non può, ad esempio, effettuare accessi e ispezioni documentali (ex art. 32, primo comma n. 1, del D.P.R. 600/73) presso la sede dei fornitori, onde esaminare la corrispondenza e la documentazione contabile delle società fornitrici al fine di verificare la veridicità dei dati contenuti nella contabilità delle società fallite. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

 

Considerato che  l’art. 43, terzo comma, del D.P. R. 600/73 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi), comma aggiunto dall’art. 37 del D.L. 223/2006 convertito con modificazioni in L. 248/2006, prevede che, in caso di denuncia ex art. 331 c.p.p., vi è raddoppio dei termini (quattro anni successivi alla presentazione della dichiarazione dei redditi o cinque successivi alla non presentazione o alla presentazione di una dichiarazione nulla) per l’accertamento dei reati previsti dal D. Lgs. 74/2000 relativamente al periodo di imposta in cui è stata commessa la violazione, seppure anche le relazioni ex art. 33 L.F. del curatore, data la sua qualifica di pubblico ufficiale, valgano senza alcun dubbio come denunce di reato ai sensi dell’art. 331 c.p.p.,  occorre tenere comunque distinte, per i diversi termini di decadenza che ne conseguono, tali relazioni, che hanno solo un valore segnaletico su fatti e circostanze sulle quali occorre poi svolgere delle indagini, rispetto alle denunce fatte dalla Pubblica Amministrazione, che hanno invece un vero valore accertativo, in quanto dovrebbero essere fatte solo a conclusione delle indagini effettuate.  (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

http://www.fallimentiesocieta.it/sites/default/files/161118131442.PDF

Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: