Corte d'Appello di Firenze – Fallimento dichiarato a seguito della risoluzione di un concordato preventivo: presupposto di ripetibilità dei pagamenti eseguiti in sede di concordato.
Versione stampabileCorte d'Appello di Firenze, 17 novembre 2020 – Pres. Isabella Mariani, Cons. Rel. Annamaria Loprete.
Concordato preventivo – Risoluzione – Dichiarazione di fallimento – Pagamento eseguito in sede concordataria – Lesione della par condicio creditorum – Presupposto di ripetibilità – Riscontro da eseguirsi.
Con riferimento ad un pagamento eseguito nel corso di un concordato preventivo poi risolto e sfociato nel fallimento, la verifica della lesione in concreto della par condicio creditorum che si pone quale ostacolo all'applicazione analogica del principio di stabilità previsto dall'art. 140, terzo comma, L.F. non può cristallizzarsi alla fase concordataria ed essere ravvisata solo se avvenuta all’interno della fase stessa, e al rispetto formale a quel momento dell’ordine delle garanzie e dei privilegi, ma deve tener conto delle sopravvenienze della fase fallimentare quali risultanti dallo stato passivo, senza tuttavia doversi attendere per valutare che una tale violazione non si sia verificata e per poter considerare quel pagamento come non effettuato, in considerazione del principio di consecuzione tra procedure, in contrasto con il disposto dell'art. 44 L.F., l’esito e l’epilogo della procedura fallimentare. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
[con riferimento al principio ai sensi del quale i pagamenti effettuati in seno al concordato preventivo sono ripetibili nella successiva procedura fallimentare se abbiano violato il principio della "par condicio creditorum", cfr. in questa rivista : Corte di Cassazione, Sez. I civ., 13 giugno 2018 n. 15495 https://www.unijuris.it/node/4286].