Tribunale di Milano – Esclusione dal creditore dal progetto di stato passivo. Conseguenze della mancata comunicazione via PEC al creditore del progetto di stato passivo.

Tribunale di Milano 11 dicembre 2014  - Pres. Est. Macchi.

 Fallimento –  Impugnazione  ex art. 98 L.F. - Progetto di stato passivo   – Creditore escluso - Indirizzo PEC regolarmente comunicato - Mancata comunicazione da parte del curatore -   Conseguente impossibilità del deposito ex art. 95 L.F. di documentazione integrativa – Produzione in sede di ricorso – Accoglimento – Condanna della fallimento alle spese.

Ai fini della regolazione delle spese processuali si deve portare l'attenzione sulla circostanza, affermata dall'opponente che abbia proposto ricorso ex art. 98 L.F. avverso la sua esclusione dal passivo fallimentare, della mancata comunicazione da parte del curatore al proprio indirizzo PEC del progetto di stato passivo, indirizzo di cui lo stesso curatore era a conoscenza essendo stato precisato a tale scopo  dal creditore in sede di domanda di ammissione allo stato passivo ex art. 93 L.F.. Tale omissione corrabora  l'assunto di un difetto di comunicazione secondo le modalità telematiche introdotte dal D.L. 179/2012,  difetto che avrebbe impedito  al creditore di usufruire del termine di cui all'art. 95, secondo comma, L.F. per il deposito di documentazione integrativa;  pertanto, qualora tale documentazione venga depositata dal creditore nel corso del successivo giudizio di opposizione  e comporti l'accoglimento da parte del tribunale  dell'impugnazione e l'ammissione al passivo dell'opponente, è giustificata la collocazione a carico della Procedura delle spese di lite di tale giudizio (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

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