Corte d'Appello di Venezia – Revocabilità dei pagamenti eseguiti dal legale rappresentante di una società poi fallita mediante prelievi da un conto e versamenti su altro conto della stessa al fine di non dover rispondere di debiti quale garante.

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Data di riferimento: 
02/05/2019

Corte d'Appello di Venezia, Sez. I civ., 02 maggio 2019 – Pres. Guido Santoro, Cons. Rel. Caterina Passarelli, Cons. Alberto Valle. 

Legale rappresentante di società poi fallita - Prelievi da un conto e versamenti su altro conto di quella – Operazione effettuata in periodo sospetto – Scopo di non dover rispondere quale fideiussore -  Art. 67, secondo comma, L.F. - Inefficacia dei pagamenti eseguiti.

Fallimento - Azione revocatoria di pagamento - Accipiens soccombente – Obbligo restitutorio di quanto pagato – Debito di valore e non di valuta  - Condanna alla rivalutazione monetaria -  Esclusione – Dovere di corrispondere i soli interessi legali – Decorrenza dal momento della domanda.

Si devono considerare inefficaci, ai sensi dell’art. 67, secondo comma,  L.F. i pagamenti eseguiti in periodo sospetto dal socio unico ed amministratore unico di una S.r.l., poi fallita, mediante prelievi da un conto di quella e versamenti su altro conto della stessa laddove effettuati dall'amministratore, nella consapevolezza, dato il  ruolo rivestito, che la società versava in uno stato di insolvenza, al fine di non dover rispondere di obbligazioni assunte nella veste di fideiussore e non per fini sociali come dallo stesso sostenuto. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Essendo l'atto posto in essere dalla società fallita originariamente lecito ed essendo la sua inefficacia sopravvenuta solo in esito alla sentenza di accoglimento della azione revocatoria, azione che ha natura costitutiva avendo ad oggetto un diritto potestativo e non un diritto di credito, non può trovare accoglimento la domanda della procedura fallimentare di condanna alla rivalutazione monetaria della somma da restituirsi in quanto l'obbligazione dell'accipiens soccombente ha natura di debito di valuta e non di valore, onde è tenuto solo alla corresponsione degli interessi legali dalla domanda giudiziale al saldo. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/25276.pdf

[con riferimento alla seconda massima, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 23 maggio 2018 n. 12850 https://www.unijuris.it/node/4327].

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: