Corte di Cassazione (4201/2025) – Al fine di ritenere superata la soglia di fallibilità di Euro 30.000 di cui all'art. 15, nono comma, L.F. non rileva che un debito iniziale di misura superiore risulti essere stato poi rateizzato.
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. I civ., 18 febbraio 2025, n. 4201 - Magda Cristiano, Rel. Giuseppe Dongiacomo.
Fallimento - Debiti scaduti e non pagati nei confronti dell'Agenzia delle Entrate – Ammontare superiore alla soglia di rilevanza di Euro 30.000 di cui all'art. 15, comma 9, L.F. - Avvenuto successivo accoglimento dell’istanza di rateizzazione – Irrilevanza – Computabilità fra i debiti scaduti degli stessi nella misura complessiva inizialmente accertata – Fondamento.
In tema di dichiarazione di fallimento, l’accoglimento dell’istanza di rateizzazione dei debiti tributari da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione non esclude che gli stessi debiti, nella misura originariamente iscritta a ruolo, debbano essere computati fra i debiti scaduti e non pagati previsti dall’art. 15, comma 9, L. fall., considerato che l’Agenzia conserva il diritto di agire in via esecutiva, in caso di mancato adempimento al piano di rateazione concesso, per l’immediato recupero dell’intero importo residuo. (Massima Ufficiale) [nello specifico la Corte ha confermato che, dal momento che il debito “scaduto e non pagato” che il soggetto fallito aveva nei confronti dell'Agenzia delle Entrate superava l'importo di Euro 30.000, nessuna rilevanza poteva essere riconosciuta, al fine di escludere la fallibilità dello stesso, al fatto che fosse stato poi consentito al debitore di eseguire il pagamento della somma dovuta attraverso il suo versamento parziale e periodico (con gli interessi ulteriori maturati per la durata del piano): ciò, in quanto l’Agenzia conservava il diritto di agire in via esecutiva, in caso di mancato adempimento al piano di rateazione concesso, per l’immediato recupero dell’intero importo residuo). (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
[in tema di presupposti per il riconoscimento dello stato di insolvenza di un'impresa in liquidazione, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 06 maggio 2024, n. 12156 https://www.unijuris.it/node/7966].