Tribunale di Savona – Amministrazione straordinaria: i crediti sopravvenuti in corso di procedura, specie se sorti dopo l'emissione del decreto di esecutività dello stato passivo, devono insinuarsi entro un anno.

Tribunale di Savona, Sez. Unica Civile, 26 maggio 2023 (data della pronuncia) – Pres. Rel. Anna Ferretti, Giud. Eugenio Tagliasacchi e  Giovanni Maria Sacchi.

Amministrazione straordinaria (o Fallimento) - Crediti sopravvenuti in particolare dopo il decreto di esecutività del passivo – Insinuazione ultratardiva – Momento in cui è possibile richiederla - Necessaria formulazione della domanda entro un anno – Fondamento.

Stante che risulta evidente che le tempistiche di insinuazione tardiva al passivo prescritte dall'art. 101 L.F. si riferiscono solo agli ordinari crediti concorsuali, cioè ai crediti anteriori alla dichiarazione di fallimento (o all'apertura dell'amministrazione straordinaria) e non anche ai crediti sopravvenuti, e che si è pertanto con riferimento a quelli di fronte ad una lacuna normativa, non condividendosi il fatto che quei crediti possano insinuarsi senza limiti di tempo, deve ritenersi, stante la necessità di garantire la par condicio processuale tra tutti i creditori alla luce del principio di eguaglianza e del diritto di agire in giudizio di cui agli artt. 3 e 24 Cost., che quei crediti, specie se sorti non solo successivamente all'avvio di quelle procedure ma anche successivamente all'emissione del decreto di esecutività dello stato passivo, debbano insinuarsi nel termine di un anno dal momento in cui si verificano le condizioni di partecipazione al passivo fallimentare [nello specifico il Tribunale ha infatti condiviso l'avviso espresso da Cassazione, 13 maggio 2021, n. 12375 perché all'epoca prevalente ed ha ritenuto di non doversene discostare alla luce della successiva sentenza della stessa Corte, 05 aprile 2022, n. 11000, che ha ritenuto eccessivo concedere al creditore sopravvenuto un ulteriore periodo di un anno dal momento in cui gli è risultato possibile farlo per potersi insinuare al passivo, ciò in quanto quella decisione non specificava chiaramente se valeva solo per i crediti anteriori rispetto ai quali si fossero verificate solo successivamente, per cause non imputabili all'istante, le condizioni di ammissibilità al passivo, oppure se essa coinvolgesse anche i crediti sorti successivamente al decreto di esecutività dello stato passivo]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/29300.pdf

[in tema di termine di un anno decorrente dal momento in cui risulta possibile farlo per l'insinuazione al passivo di crediti sorti nel corso della procedura fallimentare, cfr. in questa rivista appunto in senso conforme: Corte di Cassazione, Sez. VI, 13 maggio 2021, n. 12735 https://www.unijuris.it/node/5683; in tema di necessità che il creditore, in caso di domanda di insinuazione ultratardiva, dovuta a impossibilità a lui non imputabile della tempestiva insinuazione, si attivi viceversa nel più breve tempo possibile e non nel rispetto del termine di un anno dal venir meno dell'evento impeditivo: Cassazione civile, Sez. I, 05 aprile 2022, n. 11000 https://www.unijuris.it/node/6639; con riferimento alla tempistica per l'insinuazione al passivo dei crediti soprvvenuti in corso di procedura cfr. anche in particolare in tema di inapplicabilità del termine di decadenza previsto dall'art. 101, primo e ultimo comma, L.F., tra le altre decisioni richiamate nella parte motiva: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 17 febbraio 2020, n. 3872 https://www.unijuris.it/node/5113; Corte di Cassazione, Sez. I civ., 10 luglio 2019, n. 18544 https://www.unijuris.it/node/4797; Corte di Cassazione, Sez. I, 31 luglio 2015, n. 16218 https://www.unijuris.it/node/2787; Corte di Cassazione, Sez. I civ., 31 luglio 2018 n. 20310 https://www.unijuris.it/node/4598; Cassazione civile, Sez. I, 18 gennaio 2019, n. 1391  https://www.unijuris.it/node/4840 e Corte di Cassazione, Sez. VI civ. - 1, 07 novembre 2019, n. 28799 https://www.unijuris.it/node/5188],