stato passivo e opposizioni, Art. 256 - Società con soci a responsabilità illimitata.

Corte di Cassazione (16415/2023) – Fallimento: la domanda di insinuazione al passivo produce l’interruzione della prescrizione dei crediti anteriori onde è possibile richiederne la restituzione al debitore una volta tornato in bonis.

Corte di Cassazione, Sez. V Tributaria, 09 giugno 2023, n. 16415 – Pres. Biagio Virgilio, Rel. Filippo D'Aquino.

Fallimento – Crediti anteriori – Insinuazione al passivo – Interruzione della prescrizione – Mancata soddisfazione – Chiusura della procedura - Esigibilità nei confronti del debitore tornato in bonis, non esdebitato.

Data di riferimento: 
09/06/2023
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (17731/2022) – Stato passivo: considerazioni in tema di partecipazione del giudice delegato al giudizio di opposizione, di prova dell'esistenza di una società di fatto e di applicabilità del principio di non contestazione.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 31 maggio 2022, n. 17731 – Pres. Andrea Scaldaferri, Rel. Francesco Terrusi.

Opposizione allo stato passivo – Collegio chiamato a decidere – Partecipazione da parte del giudice delegato – Inammissibilità - Nullità deducibile – Esclusione – Esercizio del potere di ricusazione – Onere dell'interessato di avvalersene.

Data di riferimento: 
31/05/2022
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (31053/2019) – Ammissione al passivo in caso di fallimento di società di persone e dei suoi soci illimitatamente responsabili: principio di automaticità ex art. 148, terzo comma L.F.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 27 novembre 2019, n. 31053 – Pres. Antonio Didone, Rel. Massimo Falabella.

Fallimento di società di persone – Ammissione al passivo di un credito in via chirografaria – Principio di automaticità ex art. 148, terzo comma L.F. – Dichiarazione di fallimento dei soci illimitatamente responsabili – Insinuazione al passivo dello stesso credito in privilegio – Inammissibilità.

Data di riferimento: 
27/11/2019
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Prato – Concordato preventivo di società con soci illimitatamente responsabili sfociata nella dichiarazione di fallimento: presupposti per il riconoscimento della prededuzione a favore dell'attestatore.

Tribunale Ordinario di  Prato, Unico Fallimentare, 09 maggio 2019 – Pres. Rel. Raffaella Brogi, Giudici Giulia Simoni e Stefania Bruno.

Concordato preventivo – Mancata approvazione da parte dei creditori – Non convenienza rispetto all'alternativa fallimentare - Consecuzione tra procedure – Dichiarazione di fallimento - Assenza di contestazioni - Stato passivo – Credito privilegiato  del professionista attestatore – Riconoscibilità del beneficio della  prededuzione.

Data di riferimento: 
09/05/2019
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Pordenone – Sequestro ex D. Lgs. 159/2011 di beni dell’attivo fallimentare: limite della prevalenza del procedimento penale- preventivo. Nuove ipotesi di chiusura della procedura fallimentare.

Tribunale di Pordenone  17 gennaio 2017 - G.D. Monica Biasutti.

Dichiarazione di fallimento - Sequestro preventivo ai  sensi del D. Lgs. 159/2011 – Provvedimento successivo - Principio della prevalenza – Poteri dell’amministratore giudiziario e del giudice delegato al nuovo procedimento.

Data di riferimento: 
17/01/2017
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Fallimento del socio occulto di s.a.s. già ammesso al passivo della società.

Corte di Cassazione, Sez. I Civ., 23 dicembre 2016 – Pres. Barnabai, Rel. Terrusi.

Fallimento – S.a.s. Accertata presenza di socio occulto – Ammissione al passivo precedente all’accertamento della veste di socio occulto.

Fallimento – S.a.s. – Socio occulto – Accomandatario Accomandante.

 

Data di riferimento: 
23/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Fallimento di società di persone: obbligo di notificazione da parte dell’Agenzia delle Entrate dell’atto impositivo anche al socio fallito. Conseguenze della mancata notifica.

 

Corte di Cassazione, Sez. trib. civ., 18 marzo 2016 n. 5384 – Pres. Bielli, Rel. Marulli.

 

Fallimento - Società di persone - Estensione ai soci illimitatamente responsabili – Agenzia delle Entrate - Atto impositivo – Credito anteriore o contemporaneo alla dichiarazione di fallimento – Notificazione da eseguirsi anche nei confronti dei soci – Inerzia degli organi fallimentari – Abilitazione dei soci all’impugnazione.

 

Data di riferimento: 
18/03/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]