Corte di Cassazione (11287/2023) – Inadempimenti tributari ascrivibili al contribuente poi fallito e presupposti perché gli sia riconosciuta la capacità processuale a proporre impugnazione in luogo del curatore, legittimato ordinario.

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Data di riferimento: 
28/04/2023

Corte di Cassazione, Sez. Unite, 28 aprile 2023, n. 11287 – Primo Presidente f.f. Angelo Spirito, Rel. Giacomo Maria Stalla.

Fallimento del contribuente – Atto impositivo notificatogli antecedentemente – Impugnazione – Legittimazione ordinaria da riconoscersi al curatore – Capacità processuale straordinaria del fallito – Inerzia immotivata da parte del curatore – Presupposto necessario – Mancata ricorrenza - Rilevabilità d'ufficio dal giudice.

Inadempimento tributario sanzionabile penalmente o pecuniariamente in via amministrativa - Fallito – Necessario riconoscimento della capacità processuale – Ipotesi assimilabile a quella del rischio di  imputazione di bancarotta – Tutela non distante da quella dell'art. 43 L.F. - Motivo che ha indotto il curatore a non attivarsi – Irrilevanza.

In caso di rapporto d’imposta i cui presupposti si siano formati prima della dichiarazione di fallimento, il contribuente dichiarato fallito a cui sia stato notificato l’atto impositivo lo può impugnare, ex art. 43 L. fall., a condizione che il curatore si sia astenuto dall’impugnazione e che, cioè, quest’ultimo abbia assunto un comportamento oggettivo di pura e semplice inerzia, indipendentemente dalla consapevolezza e volontà che l’abbiano determinato. L’insussistenza di uno stato di inerzia del curatore, come sopra definito, comporta il difetto della capacità processuale del fallito in ordine all’impugnazione dell’atto impositivo e va conseguentemente rilevato, anche d’ufficio, dal giudice in ogni stato e grado del processo. (Principio di diritto e Massima Ufficiale) [nel caso di specie, il giudice delegato aveva valutato (circostanza desumibile anche implicitamente o per fatti concludenti) la non convenienza ad opporre gli avvisi di accertamento e quindi non risultava ravvisabile, ad avviso della Corte, quell'inerzia degli organi della procedura, intesa come “totale disinteresse”, che poteva giustificare la legittimazione del contribuente fallito] (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Nel caso in cui l’inadempimento tributario possa correlarsi – in tema di imposte sui redditi e di Iva - ad un reato ai sensi del d.lgs. 74/2000, il fallito deve essere posto in grado di impugnare l'atto impositivo quali che siano le ragioni che hanno indotto il curatore a non farlo; con ciò riscontrandosi una logica di tutela non distante da quella accordata al fallito dall'art. 43 L.fall. con riguardo ai giudizi dai quali possa dipendere una sua imputazione per bancarotta. Altrettanto è a dirsi nel caso in cui l'inadempimento tributario sia presidiato dall'applicazione di sanzioni pecuniarie di natura non penale ma amministrativa, dovendosi in proposito considerare la transizione impressa in materia dal d.lgs.472/97 (di adeguamento dell’ambito tributario ai principi generali di cui alla legge 689/81), con passaggio da una concezione patrimoniale-risarcitoria della sanzione (già propria della legge n. 4 del 1929), ad una di natura più marcatamente personale-afflittiva. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

https://www.dirittodellacrisi.it/articolo/cass-sez-un-28-aprile-2023-n-11287-pres-spirito-est-stalla

https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/29114.pdf

[come da plurimi richiami giurisprudenziali, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. Trib., 30 settembre 2021, n. 26506 https://www.unijuris.it/node/5875; Cassazione civile, sez. II, 04 dicembre 2018, n. 31313  https://www.unijuris.it/node/4554; Corte di Cassazione, Sez. VI civ., Sottosez. T, 03 aprile 2018 n. 8132  https://www.unijuris.it/node/4274; Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 06 luglio 2016 n. 13814 https://www.unijuris.it/node/3121; Corte di Cassazione, Sez. Trib. civ., 18 marzo 2016 n. 5392 https://www.unijuris.it/node/2847e Corte di Cassazione, Sez. I civ., 23 maggio 2018 n. 12854 https://www.unijuris.it/node/4141 ed, in particolare, in senso contrario alla rilevabilità anche d'ufficio dal giudice, ma solo su iniziativa del curatore, del difetto di capacità processuale in capo al fallito, trattandosi di vizio da considerarsi relativo (tesi non condivisa in questa circostanza dalla Corte): Corte di Cassazione, Sez. VI civ. - T, 28 dicembre 2016 n. 27277 https://www.unijuris.it/node/3600]

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: